Porto short guide
Ciao!
ecco una breve guida su quello da vedere, mangiare e visitare in 3 giorni (e mezzo) a Porto.
Iniziamo:
Day 1
Arriviamo a Porto nel tardo pomeriggio e per questo breve soggiorno scegliamo un Airbnb appena sotto la Cattedrale del Sé, quindi in una zona molto centrale e comodissima per spostarci ovunque a piedi.
Ci sistemiamo ed iniziamo subito ad esplorare le vie vicino fino ad arrivare alla baia dove scorre il Douro, il fiume che separa Porto da Gaia ovvero la città al di là del fiume.
Passegiamo per le vie centrali che brulicano di ragazzi e di artisti di strada fino ad arrivare all'obbiettivo della serata: il ristorante Emotivo.
Mangiare qui è stata una vera esperienza e (spoiler) senza ombra di dubbio la cena più buona di tutto il viaggio.
La particolarità di questo ristorante (che conta al massimo 20 coperti!) è che non c'è un menù. O meglio, c'è ma lo si "sfoglia" in un modo molto particolare.
La chef ogni mese concentra la sua cucina su due regioni del Portogallo e propone due menù secondo le caratteristiche culinarie di queste zone. Per scegliere però non c'è un menu cartaceo ma bensì viene portato un vassoio con degli oggetti tipici portoghesi. Ognuno di questo ha un significato per le regioni scelte e bisogna sceglierne 3. A seconda delle scelte, che vengono spiegate e contestualizzate (es. Noi abbiamo scelto il gallo che è un animale importate nella cultura portoghese), il menù viene composto. Ovviamente si seguono anche le necessità del cliente: se non si vuole mangiare carne/pesce c'è sempre un'alternativa.
Dopo di chè il menù rimane comunque tutto a sorpresa e man mano che le portate arrivano sul tavolo vengono raccontate dando anche interessanti cenni sulla storia/cultura che gli appartiene.
Un vero viaggio culinario nel Portogallo.
Siamo usciti davvero entusiasti (e pieni!) ed è una esperienza che consiglio a tutti.
Ovviamente dato che i coperti sono davvero pochi consiglio di prenotare con largo anticipo ma se arrivate dopo le 21, capita che ci sia un buco e non faranno i preziosi.






Day 2
Iniziamo il secondo giorno con grande carica facendo colazione con il primo Pastel de Nata (sono in realtà originari di Lisbona ma eravamo curiosi). Andiamo poi alla Stazione ferroviario di Sao Bento, famosa per i suoi Azulejos giganteschi che raccontano vari spaccati di vita portoghese e parte della storia dei trasporti.
Prima di pranzo, un po' per fuggire dalla pioggia, ci rifugiamo al Palacio da Bolsa. A mio parere, un must see di Porto visto che all'interno ci sono sale stupende e dal punto di vista architettonico è sicuramente interessante.
Contate di prendere il biglietto online prima di visitarlo altrimenti la coda che vedete è semplicemente quella per prenotare lo slot della visita guidata (è obbligatoria perchè il palazzo è "attivo" ancora oggi e ospita la Camera di Commercio di Porto). Infatti, molto spesso - come è capitato a noi- la prima visita guidata disponibile è 2/3 ore dopo.
Finiamo la giornata girovagando per le viuzze centrali fino ad arrivare al ponte Luis I e risaliamo lungo il fiume fino a riavvicinarci a casa.
Per la cena di questa sera proviamo una hamburgheria molto famosa in città - Holy Sandwich Shop. Hamburger strepitoso e patatine fatte a mano sono davvero una goduria.
Dopo cena ci troviamo con degli amici e insieme andiamo ad ascoltare un concerto di Fado, la musica popolare e tradizionale portoghese. È una musicalità che nasce dalla strada e tratta temi sia legati all’amore ma anche alla società.
Mi sento di consigliare il locale dove siamo andati perché, pur essendo una attrazione prettamente da turisti, gli artisti che si sono esibiti erano eccezionali, quasi commuoventi da quanto erano coinvolti.
Anche qui, consigliatissimo prenotare.




Day 3
Questo è sicuramente il giorno in cui abbiamo condensato più attività.
Partiamo con il museo della fotografia. Particolarità di questa esibizione gratis è che è situata all'interno delle vecchie prigioni di stato. Infatti, oltre alla mostra fotografica, c'è anche una parte dedicata alla storia della struttura e su come la fotografia sia stata fondamentale per l'evoluzione degli studi sulla criminologia. Davvero molto interessante
Avendo come meta la Casa da Musica che è un po’ fuori dal centro, ci fermiamo prima ai Giardini del Palazzo di Cristallo ovvero un grandissimo parco con appunto un palazzo che funge da sala concerti. La caratteristica di questi giardini, oltre a godere di una vista bellissima sul Douro, è che sono pieni di pavoni. E quando dico pieni, significa proprio pieni! Scorazzano tranquillamente e imperturbabili in mezzo alla gente e sono uno spettacolo da vedere.
Arrivare fino alla Casa da Musica a piedi è abbastanza lontano (ca 40 min dal centro) però ti permette di visitare quartieri decisamente più caratteristici della città e uscire dalle rotte super turistiche. Arriviamo che è quasi l'ora di pranzo e purtroppo le visite guidate erano già terminate ma rimaniamo colpiti così tanto da questa architettura che decidiamo di prenotare la visita per il giorno dopo (spoiler: è la cosa che più mi piaciuta di Porto!).
Mangiamo nel vicino Mercado Bom Sucesso una tipica Francesinha ovvero una versione del Croque Madame adattata al gusto portoghese: è un toast con all'interno prosciutto, carne e formaggio ricoperto completamente nel formaggio e poggiato su un brodo di pomodoro. Ovviamente servito con delle patatine fritte
Ritorniamo verso il centro con la metro e ci fermiamo a vedere la Capella das Almas con i suoi bellissimi azujelos che ricoprono tutte le facciate esterne. Non troppo lontano da lì decidiamo di andare a prenderci un caffè al Combì Coffe Roaster, una roastery dallo stile industriale e frequentata da studenti e locals. Ha una gamma vastissima di caffè tra cui scegliere, non solo in termini di qualità/tipologie ma anche di metodologia di preparazione: c'era il cold brew, il french press, il caffè filtrato e anche l'aeropress. Se siete nei paraggi vale per una pausa.
Continiamo il nostro fitto programma e andiamo verso la Cattedrale del Sè, dove si può visitare la chiesa interna, il bellissimo chiostro e volendo si può anche salire in cima alla torre laterale. Per il prezzo di ingresso che è solo di 3 euro, non si può davvero saltare.
Da qui poi proseguiamo e andiamo verso il Ponte Luis I per visitare Gaia, la città dall'altra parte del fiume Douro. Qui non c'è molto da visitare, tutto sembra molto turistico e ci sono poche cose “autentiche” da visitare. Quello che però è molto suggestivo, è arrivare fino al Jardin do Morro e da qui vedere il sole tramontare su Porto.
Per la nostra ultima sera a Porto decidiamo di stare sul tradizionale e andiamo a cena da Zè Bota, dove mangiamo davvero bene: proviamo il baccalà al forno e io un pezzo di vitello che era meraviglioso. Anche qui come contorno patatine fritte, di qualità eh, ma sempre loro :)





Day 4
Prima di lasciare Porto e dirigerci a verso sud abbiamo ancora metà giornata a disposizione e decidiamo di dedicarla a tutte le cose che non siamo riusciti ad incastrare prima. Iniziamo quindi tornando alla Casa da Musica dove facciamo questa volta la visita guidata. Decisamente un'ottima scelta perchè è la cosa più bella che abbia visitato di tutta Porto. Questa sala concerti infatti, è stata progettata dall'archittetto Rem Koolhaas e merita di essere scoperta perchè è davvero ricca di curiosità. Oltre a quella principale, ci sono diverse altre sale, ognuna concepita per varie tipologie di musica, da quella elettronica a quella classica e ciascuna presenta delle caratteristiche specifiche in termini di materiali usati, dimensione e struttura. Se siete appasionati di design e archittetura è davvero un must
Da qui andiamo poi a vedere la famosa Livraria Lello, anche questo un grande must turistico che inizialmente avevo snobbato per via della lunghissima coda. Mi sono dovuta ricredere perchè basta prenotare online il proprio slot orario e una volta lì l'attesa è di al massimo mezz'ora.
Vale la pena di visitarla, anche se si è un po' schiacciati dalla gente, sia perchè è oggettivamente molto bella, con la sua scalinata in legno e il soffitto in stile liberty, ma anche perchè se siete amanti dei libri troverete edizioni particolari con rilegature stupende di alcuni dei libri più famosi della storia (in portoghese ma anche in inglese). Noi usciamo con la versione portoghese del Piccolo Principe, O Principezinho, con una copertina bellissima.
Se siete curiosi andate anche a leggere la storia di questa libreria perché inizialmente non aveva questo nome né era così prestigiosa. Spoiler: nasce infatti dopo che un immigrato francese vince alla lotteria e decide di investire tutto in questa libreria.
Concludiamo, guardando gli ultimi negozi tra cui il più bello di tutti è sicuramente The Feeting Room. Ha una selezione di brand indipendenti portoghesi bellissima tra cui anche Sanjo, definite come le Converse portoghesi.







Finisce qui il giro di Porto. La prossima settimana pubblicherò la guida su Lisbona e poi quella su tutte le tappe intermedie da visitare tra Lisbona e Porto.
Se volete la mappa con tutti i luoghi menzionati, visitati più qualche altro consiglio, la trovate qui.
See you soon!
Matilde